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martedì 18 ottobre 2011

SE QUESTO È TEPPISMO

  di VICTOR DRUTA  

Il teppismo è conosciuto dai tempi antichi. I giovani si sono sempre ribellati. Hanno rotto, spaccato, bruciato. Dopo sono diventati moderati. E poi conservatori. Finalmente, invecchiando e dimenticando alcune cose, hanno parlato male dei giovani.

Del pazzo sfogo dei giovani, probabilmente, hanno tutti bisogno. È successo pure a noi, a Chisinau, in Moldavia. I teppisti del 7 aprile 2009 misero a fuoco e ferro i palazzi del potere, riuscendo a smuovere, a spodestare il regime comunista, e così si sono guadagnati la gloria eterna dei salvatori della Patria.

Ma quello che è successo a Roma il 15 ottobre 2011 cos'è? Teppismo? Ci credo poco. Una manifestazione così grande, anche se i organizzatori sbagliarono a non creare un serio servizio di sicurezza, non si può capovolgere con tanta facilità. Sarà stato un effetto domino previsto da Gustave le Bon ne “La psicologia delle folle”? Sì, sì, però si è visto a occhio nudo che i teppisti erano organizzati a meraviglia e forniti di spranghe, bastoni, bombe di carta, passamontagna, sampietrini, quindi non si affidarono per niente al loro fascino malvagio e a Gustave le Bon. Saranno membri di gruppi anarchici? Dargli dei anarchici sarebbe un complimento inappropriato per quella gentaglia che, ebbra del spirito della distruzione, manifestava un massimo sprezzo per qualsiasi ideologia. Fino che non si sapranno i risultati dei interrogatori sui teppisti arrestati, possiamo fare solo congetture.

Però. Presumo che in questa mia Italia ben amata per le sue ricchezze di ogni genere, ci sarebbero ancora in giro il germe della lotta di classe, il germe della lotta armata per il comunismo, il germe del fascismo, quello del anarchismo e molti altri “ismi” pieni di muffa. Le tracce di questi germi sono reperibili sui muri di Roma. Dove un giorno vedi la scritta “Fascisti – manipolo di eroi”, e al indomani questa cambia in “Fascisti – manipolo di merde”. Dove vedi che “Carlo vive!” e che “Il Duce” non è mai dimenticato, e che “Roma è sempre antifascista”. E dove, con un po' di fortuna, potresti trovare pure un auguri al fascista rumeno Corneliu Zelea Codreanu. A proposito, si dice che uno dei 12 teppisti arrestati sia un rumeno di Bucarest.

In questa atmosfera, per me affascinante, in cui si aggirano i spettri di Bacunin, Marx, Lenin, Mussolini, Padre Pio e così via, in questo paese che non dimentica le sue tragiche vicende, i suoi martiri e i suoi assassini, Moro e Pasolini e Battisti, in questo meraviglioso posto, dico, una giornata da incubo come quella di 15 ottobre è possibile, è naturale. Ma è altre tanto naturale anche la forte risposta della società italiana sana, che non accetta per niente ad essere sfregiata, deturpata da una violenza scappata dai scantinati del passato.

Vediamo che succede dopo.

1 commento:

  1. Actorul Vasile Butnaru: UN HOMBRE PUEDE CAMBIAR EL MUNDO Y ERES TU ... vasilebutnaru.files.wordpress.com

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