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giovedì 23 agosto 2012

PATTI STORICI EUROPEI PAGATI CON IL FUTURO ALTRUI

di Tatiana Ciobanu
 
Oggi, 23 agosto, è un anniversario funeste per la mia terra, la Repubblica Moldova, ex regione Bessarabia della Romania, oggetto d’interesse per l’impero malefico stalinista che in collaborazione con la Germania spartiva le zone d’influenza nel 1939, per strappare poi, il 28 giugno 1940, la Bessarabia alla Romania. E questi fatti ebbero come conseguenze principali il salto fuori dalla storia e fuori dall’ Europa della Repubblica di Moldova.

Il protocollo segreto del Patto Ribbentrop- Molotov comprendeva tre articoli principali: il primo nella zona d’influenza russa la Finlandia, l’Estonia e la Lettonia, “nel caso di un cambiamento politico-territoriale”. La Lituania sarebbe stata nella zona di influenza tedesca: i due Paesi riconoscevano gli interessi della Lituania su Vilna. L’articolo 2 fissava il limite delle zone d’influenza in Polonia sulla linea Narew-Vistola-San ed aggiungeva: “La questione di sapere se è auspicabile nell’interesse delle due parti mantenere uno stato polacco indipendente, e come le frontiere di questo stato dovranno essere fissate, può essere risolta in maniera definitiva solo nel corso dei futuri sviluppi politici. In ogni caso, i due governi risolveranno questa questione attraverso un’intesa amichevole”. L’articolo 3 sottolineava “L’interesse che l’U.R.S.S. aveva per la Bessarabia”. Oggi i territori che sono stati nominati nel patto sono europei, unica terra rimasta fuori è la Rep. Moldova anche se si considera che le conseguenze immediate più importanti del trattato furono la divisione del territorio polacco tra sovietici e tedeschi e l'occupazione delle repubbliche baltiche, da parte dell'Armata Rossa.

Proprio alla vigilia dell’anniversario del Patto Ribbentrop- Molotov è avvenuta nella Repubblica di Moldova la visita del cancelliere Angela Merkel. Prendendo in considerazione che nel 1939 la Germania dichiarava di non aver alcun interesse politico in questa regione possiamo essere contenti dell’interessamento tedesco, anche se alcuni giornali in Germania hanno parlato con ironia su questa visita storica. Eppure il problema moldavo è un problema europeo, visto che buona parte dei moldavi appartengono alla cultura romena, sono figli e nipoti dei romeni. Come fa l’Europa che ha aperto confini ai popoli di varie culture a tollerare un confine dentro una delle culture europee, a dividere la cultura romena in due realtà: una comunitaria e un’ altra extracomunitaria? Proprio la Germania che è riuscita a riunirsi, la Germania che insieme alla Russia stalinista è stata tra i principali artefici della nostra sorte oggi dovrebbe sentire un dovere maggiore verso la Repubblica di Moldova. Resta solo da vivere la nostra unità nonostante tutto, ricostruire quel legame naturale tra i romeni della Romania e quelli della Repubblica Moldova anche per essere in coerenza con la nostra fede e la nostra spiritualità, con la visione dei popoli che risponderanno davanti a Dio per come sono vissuti, credo che anche i nostri governanti risponderanno per il troppo zelo davanti ai potenti di questo mondo, zelo che non dimostrano con lo stesso entusiasmo davanti ai propri cittadini e consanguinei.

Il 23 agosto 1939 si bevette dello champagne e Stalin fece un brindisi in onore di Hitler: “So come la nazione tedesca ami il suo Fuhrer; voglio dunque bere alla sua salute”. Per la salute della nazione romena si bevette invece il 27 marzo 1918 quando è avvenuta l’Unità della Bessarabia con la Romania, che, si presumeva, si sarebbe preservata in eternità. Purtroppo, non è stato così. Credo ciononostante che, affinché abbiamo la stessa lingua, la stessa fede e aspirazioni, questa unità si conservi. Non può impedire un filo spinato e le ragioni strategiche russe o di chiunque sia vivere la nostra propria identità.