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giovedì 29 settembre 2011

LA CATTEDRALE DELLA SALVEZZA DELLA STIRPE RUMENA

MEGA-ORTODOSSIA



Sarà una cattedrale di ingenti dimensioni. Un gioiello dell'architettura e della tecnologia. Sarà rivestita con marmi pregiati, oro e argento. Alta come un edificio di 30 piani, 110 metri di altezza, nessun edificio della capitale romena la supererà. Avrà 12 ingressi, 12 ascensori, parcheggi, ristoranti, librerie. Entrando dentro, il comune mortale capirà la sua effimera e poco significativa dimensione davanti all'opera di Dio. Però si chiamerà la Cattedrale della Salvezza della Stirpe Rumena. Quindi sarà un potente simbolo non solo della Fede, ma piuttosto della Stirpe Rumena. Con questa cattedrale, presumo, I Rumeni festeggeranno il loro trionfo storico sulle nazioni che gli hanno fatto torti. Chi sono questi? I ungheresi cattolici. E sopratutto i russi ortodossi. Gli sarà vietato l'ingresso nel sacro edificio? No, però, se la cattedrale è solo dei rumeni... ci penseranno bene prima di entrare.

Fiumi di denaro sono corsi verso la Cattedrale. Offerte dalle chiese e dai fedeli, dalle organizzazioni e aziende. E dallo stato. Cosa ha dato lo stato? Molto. Un terreno di 11 ettari che vale la bella cifra di 200 milioni di euro, somme cospicue sono arrivate dal governo e dal Comune di Bucarest.

Il denaro pubblico però non appartiene solo ai fedeli. Anche ai atei, ai agnostici. Ai credenti laici, che nutrono il desiderio che lo stato in cui vivono sia secolare. Perché loro devono pagare per un progetto che non gli appartiene? Che non gli interessa! Sondaggi recenti rivelano che, nonostante una parte considerevole della società rumena sarebbe d'accordo con i finanziamenti pubblici della costruzione della Cattedrale della Stirpe rumena, cresce anche il numero dei contrari: sono il 32% .

La Romania è un paese ricco in risorse, ma ha un popolo ancora povero. Liberatosi in un modo violento dalla dittatura vergognosa di Ceausescu, esportando al estero milioni di cittadini impoveriti da una transizione che non finisce mai, esportando al estero pure eserciti di disperati e delinquenti, i rumeni non hanno fatto bella figura in Europa.

Non è che miglioreranno immagine con l'edificare di più di 4000 chiese nei ultimi due decenni. La cattedrale è un altra Casa del Popolo, il tristemente noto mega-edificio eretto da Ceausescu. È un progetto totalitario, fuori tempo. L'epoca delle grandi cattedrali è passata da un bel po'. Forse renderà in futuro come obiettivo turistico. Ma per adesso è un monumento del più fosco oscurantismo. Un paese con tanta povertà che galleggia alla superficie della vita pubblica avrebbe fatto meglio accendersi di idee e progetti civili, puntate a migliorare l'immediata qualità della vita.

Il mercoledì di 5 ottobre, alle ore 17.00, a Bucarest, davanti al Palazzo del Parlamento, l'Associazione Umanista Romena organizzerà una protesta contro l'utilizzo dei fondi pubblici per la costruzione della Cattedrale. Andrei volentieri. E voi?

2 commenti:

  1. anche io... ma sono troppo lontano.

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  2. Actorul Vasile Butnaru: O mana intinsa care ajuta intr-o zi iontunecoasa este aceea ... de care oamenii isi amintesc pana la sfarsitul vietii ... vasilebutnaru.files.wordpress.com

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